ISPRA: Annuario dei dati ambientali 2016

 L'edizione 2016 si presenta ampiamente rinnovata, riferendosi con maggiore rilevanza a un contesto europeo e nazionale in evoluzione per quanto concerne i nuovi indirizzi delle politiche ambientali e delle metodologie di reporting. A partire dalla medesima base dati a disposizione di ISPRA, sono stati realizzati prodotti informativi assai diversi fra cui richiamiamo

Riportiamo dall'introduzione del rapporto:

Per quanto riguarda i consumi finali di energia al netto degli usi non energetici, a partire dal 1990 si registra un trend crescente, con un picco nel 2005 e una successiva riduzione, accelerata nel 2009 dalla crisi economico-fnanziaria che ha colpito i mercati di tutto il mondo (-8% nel 2009 rispetto al 2005); nel 2010 si registra una ripresa dell’ 1,8% dei consumi fnali rispetto all’anno precedente seguita dal calo costante negli anni successivi (-11,8% nel  2014 rispetto al 2010). Nel 2014 i consumi fnali di energia sono scesi del 17,4% rispetto al 2005. Tra i principali settori, la contrazione è particolarmente rilevante per il settore industria (-34,8%) e per il settore agricoltura e pesca (-16,4%), mentre il settore residenziale mostra una contrazione del 16,1% e il settore terziario torna a livelli del 2005 con consumi superiori solo dello 0,5%. A partire dal 2008 il settore dei trasporti mostra una contrazione dei consumi, e, nel 2013, si registrano consumi inferiori del 15,3% rispetto al 2007. Il 2014 è stato un anno di ripresa dei consumi nei trasporti con un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente.

Il trend dell’intensità energetica primaria è caratterizzato da oscillazioni annuali fno al 2005, successivamente si osserva una repentina riduzione. Nel 2014 l’intensità energetica primaria presenta una diminuzione del 15,7% rispetto al 2005, dovuto all’incremento dell’effcienza energetica nel settore dell’industria, ma soprattutto alla variazione del sistema produttivo con una quota crescente dei consumi fnali nel settore dei servizi, caratterizzati da intensità energetica di gran lunga inferiori al settore dell’industria, sebbene con andamento crescente.

fonte: ISPRA