Progresso dell'Europa verso gli obiettivi 20-20-20

E' stato recentemente pubblicato il consueto rapporto annuale Trends and projections in Europe dell'Agenzia Europea per l'Ambiente.

Nel suo complesso l'UE sta compiendo buoni progressi verso gli obiettivi 20-20-20 riguardanti clima ed energia. Il consumo di energia dell'UE tra il 2005 e il 2012 è diminuito più rapidamente di quanto non fosse richiesto per raggiungere gli obiettivi stabiliti. La quota di energia da fonti rinnovabili per il 2012 è stata superiore a quanto previsto dagli obiettivi intermedi, e i livelli di emissioni di gas serra del 2013 erano già molto vicini al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione del 20%, con sette anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2020.

QualEnergia presenta in modo riassuntivo il contenuto del rapporto di AEA, commentando le prestazioni dell'Italia:

  1. il raggiungimento degli obiettivi emissivi nel settore non ETS richiederà misure addizionali
  2. lo sviluppo delle rinnovabili è migliore del previsto
  3. gli obiettivi di efficienza energetica (in termini di consumi finali di energia) risultano già raggiunti

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Può sembrare strana la proiezione negativa del primo punto considerate quelle positive del secondo e, soprattutto, terzo punto. Osserviamo però che gli obiettivi emissivi considerati non comprendono i grandi emettitori (cioè il settore ETS) e che per considerare in modo corretto il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica è importante anche considerare gli indicatori economici, fra tutti il PIL.

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Confrontando i valori dell'ultima colonna del tabellone numerico (variazione percentuale dei valori 2013 rispetto al 2005) vediamo che gli stati che hanno raggiunto gli obiettivi di efficienza energetica sono quelli per cui il PIL è cresciuto di meno:

alle migliori prestazioni di efficienza energetica corrispondono le peggiori prestazioni di sviluppo.