normativa

Periodicità delle manutenzioni e prova dei fumi

Anche quest'anno sono circolate informazioni non del tutto corrette riguardo la periodicità delle manutenzioni da effettuare sugli impianti termici civili. Facciamo chiarezza su questo tema molto dibattuto che a onor del vero ha visto diversi avvicendamenti, alcune retromarce e svariate richieste di interpretazioni e precisazioni a cui ha dovuto rispondere direttamente anche il Ministero per lo Sviluppo Economico.

Accensione impianti di riscaldamento

Il DPR74/2013 regolamenta i limiti di esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale, individuando il periodo di accensione e il numero massimo di ore giornaliere di funzionamento. In particolare l'art. 4 afferma:

2. L'esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale è consentito con i seguenti limiti relativi al periodo annuale e alla durata giornaliera di attivazione, articolata anche in due o più sezioni:

Canne fumarie e dichiarazione di conformità

Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze.

Incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche, la bozza di decreto inviata alla Conferenza unificata

La bozza di decreto, che ad una prima lettura non sembra contenere modifiche di rilievo rispetto alla precedente versione circolante a fine giugno, dovrebbe essere discussa nel corso della riunione tecnica della Conferenza unificata prevista per il 7 ottobre.

Corporate carbon pricing

L'attribuzione di un prezzo alle emissioni di carbonio ha ormai superato l'ambiente delle poitiche governative diventando uno strumento sempre più comune nel processo decisionale aziendale. Lo scorso settembre, oltre 1.000 aziende e  investitori hanno espresso  pubblicamente al vertice sul clima di New York il loro sostegnoall'introduzione di un prezzo per il carbonio.

Dal 25 e 26 settembre: caldaie con etichetta energetica e più efficienti

Il 25 settembre entra in vigore il Regolamento Ue che ha stabilito le regole per l'etichettatura dei i sistemi di riscaldamento d'ambiente. Il giorno successivo invece entra in vigore il Regolamento sulle specifiche per la progettazione ecocompatibile.

Riforma certificati bianchi: rinnovabili vs efficienza

Il Ministero dello sviluppo economico ha messo in consultazione (aperta fino al 30 settembre 2015) un documento che illustra le linee di riforma del meccanismo dei Certificati Bianchi, lo strumento che dovrà garantire almeno il 60% dell'obiettivo nazionale di risparmio di energia al 2020. Tutti i soggetti interessati possono trasmettere osservazioni e proposte all’indirizzo certificatibianchi@mise.gov.it.

CO (monossido di carbonio) corretto

La scheda 11.1 del Libretto d'impianto per la climatizzazione deve essere compilata in occasione della manutenzione ad un gruppo termico (caldaia) qual'ora venga effettuato il controllo di efficienza energetica (c.d. prova dei fumi).

Rendimento di combustione

La scheda 11.1 del Libretto d'impianto per la climatizzazione deve essere compilata in occasione della manutenzione ad un gruppo termico (caldaia) qual'ora venga effettuato il controllo di efficienza energetica (c.d. prova dei fumi). L'informazione più importante da inserire nella scheda riguarda la misura strumentale del rendimento di combustione dell'apparecchio e il suo confronto con il rendimento minimo di legge.

Impianti >116kW e serbatoi GPL - verifiche periodiche

Per gli impianti termici di potenza nominale maggiore di 116 kW e per i serbatoi di GPL, il D.lgs 9 aprile 2008, n. 81 - Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - al Titolo III , art. 71 comma 11 recita:

Caldaie tipo B installate in bagno

La norma UNi7129:2008 parte II paragrafo 4.2.6 afferma:

È vietata l'installazione di apparecchi di tipo B nei locali uso bagno.

Al paragrafo 3.2.9 la stessa norma definisce:

locale uso bagno: Locale nel quale sono presenti uno o più dei seguenti sanitari: vaso, bidè, doccia, vasca da bagno, sauna. Non rientrano nella definizione di locale uso bagno i locali contenenti esclusivamente lavabo, vasca lavatoio o pilozzo (per esempio locale lavanderia).

Trattamento acqua - nuove disposizioni DM 26 giugno 2015

Il DM 26 giugno 2015 ha introdotto importanti novità in merito al trattamento acqua degli impianti termici. Nella tabella allegata è stato fatto un riepilogo di quali siano le nuove imposizioni per gli impianti realizzati a partire dal 01 ottobre 2015. Fino a tale data continua a valere quanto riportato nel DPR59/2009.

Cucine economiche - impianti termici?

Nella definizione di impianto termico così come stabilito dal D.lgs.

Requisiti imprese di manutenzione

L'art. 7 comma 1 del DPR 74/2013 stabilisce che:

1. Le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione dell'impianto devono essere eseguite da ditte abilitate ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37,...omississ...

Disposizioni DM 26 giugno 2015

E' stato recentemente pubblicato il DM 26 giugno 2015, decreto attuativo del D.Lgs. 192/2005 contente le modalità di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici.

Disimpegni C.T. a gas e gasolio

Le caratteristiche di prevenzione incendi dei disimpegni delle centrali termiche alimentate a gas o a gasolio sono regolamentate rispettivamente dal D.M. 12 aprile 1996 e dal D.M. 28 aprile 2005.

Per i disimpegni  i due decreti danno sostanzialmente le medesime prescrizioni:

Caldaie tipo C o tipo B?

C'è ancora molta confusione su cosa sia una caldaia installata tipo C oppure una caldaia installata tipo B.

Dispositivi ISPESL - sostituzione componenti

I dispositivi di protezione e sicurezza ISPESL (ora INAIL) devono rispondere alla direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione (denominata anche PED). Sono quindi componenti classificati e provvisti di marchio CE. Inoltre possiedono un certificato del fabbricante che riporta le caratteristiche tecniche desunte dalle prove eseguite in sede di certificazione. Ogni esemplare a cui si riferisce il certificato del fabbricante, prodotto nel periodo di validità della certificazione PED, risulta certificato a tempo indefinito ed è privo quindi di scadenza.

Norma UNi9182 - ricircolo acqua calda sanitaria

La norma UNi9182:2014 specifica i criteri tecnici ed i parametri da considerare per il dimensionamento delle reti di distribuzione dell'acqua destinata al consumo umano, i criteri di dimensionamento per gli impianti di produzione, distribuzione e ricircolo dell'acqua calda, i criteri da adottare per la messa in esercizio degli impianti e gli impieghi dell'acqua non potabile e le limitazioni per il suo impiego.

Per quanto riguarda il ricircolo la norma stabilisce quanto segue:

Libretto d'impianto per la climatizzazione - scheda 2 trattamento acqua

La scheda 2 del Libretto d'impianto per la climatizzazione, riservata al trattamento acqua, deve essere sempre compilata, indipendentemente dalla presenza o meno dell'impianto di trattamento dell'acqua di riscaldamento o dell'acqua calda sanitaria.

Per il calcolo del volume d'acqua contenuto nell'impianto, in assenza di dati certi, il calcolo può essere approssimato come di seguito esposto:

Libretto d'impianto per la climatizzazione - produzione acs

Secondo quanto previsto dall'art. 2 I-trieces del D.Lgs 192/2005 non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria (es. scaldabagno, scaldacqua, boiler, etc.) al servizio di singole unità immobiliare ad uso residenziale ed assimilate.

Potenze termiche dei generatori

Nelle istruzioni tecniche dei generatori termici si trovano i dati sulle potenze termiche fornite dai fabbricanti. A volte sono riportate anche 4 potenze differenti. Vediamo quali sono e cosa significano.

Prendiamo ad esempio una caldaia a gas a condensazione:

Canali da fumo e collettori fumi

Il canale da fumo è quella parte del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione di un impianto termico che collega il generatore al camino oppure al collettore fumi. Il collettore fumi, invece è quella parte del sistema che convoglia nel camino i prodotti della combustione provenienti da più canali da fumo.

Cookie e privacy: istruzioni per l'uso

Cosa sono i cookie? A cosa servono? Rappresentano dei potenziali rischi per la nostra privacy? Come possiamo tutelare i nostri dati personali quando navighiamo sul web?

Sono queste alcune delle domande a cui risponde il nuovo video tutorial realizzato dal Garante per la privacy.

Manutenzione serbatoi GPL

Ai sensi del D.Lgs 11 febbraio 1998, n. 32- art.10, comma 4, a decorrere dal 1° gennaio 1999 i serbatoi di GPL devono essere sottoposti a visita annuale da parte delle aziende distributrici di combustibile.

Locali caldaia in comunicazione con autorimessa

Se un locale caldaia in cui è inserito un generatore termico di potenza non superiore a 35kW è in comunicazione diretta con l'autorimessa tramite una porta, quest'ultima deve possedere caratteristiche ben precise in funzione della tipologia di combustibile utilizzato dal generatore termico.

Se la caldaia è a metano oppure a GPL la porta deve essere almeno EI120.

Se invece il combustibile utilizzato è biomassa oppure gasolio può essere montata indifferentemente una porta EI30 oppure metallica con dispositivo di autochiusura.

Incendi da canna fumaria - codice penale

In provincia di Trento si verificano più di 200 incendi all'anno per surriscaldamento delle canne fumarie che coinvolgono puntualmente le coperture delle abitazioni con danni più o meno ingenti e in qualche occasione comportano conseguenze anche gravi per le persone che occupano le strutture.

Le cause principali sono molto spesso concomitanti:

Dichiarazione Fgas 2015 - scadenza termini

Si ricorda che la scadenza per la comunicazione ad ISPRA della dichiarazione ai sensi dell'art.16, comma 1, del DPR 43/2012 riferita all'anno 2014 scade il 31 maggio 2015.

Impianti domestici in locali ciechi

Se un apparecchio a gas non maggiore di 35kW (anche di tipo C) è ospitato all'interno di un locale cieco, vale a dire privo di aperture comunicanti direttamente con l'esterno (ad esempio porte o finestre), allora l'aerazione del locale deve essere realizzata attraverso un foro oppure un condotto. In entrambi i casi l'aerazione deve essere permanente e comunicare direttamente all'esterno. Vale a dire che non è ammesso realizzare un foro tra il locale di installazione e un altro locale aerato, ma solamente un foro tra il locale di installazione e l'esterno dell'edificio.

Decreto Milleproroghe - Libretto d'impianto

Il D.L. "Milleproroghe" del 31 dicembre 2014, n. 192 ha prorogato ulteriormente quanto stabilito all' articolo 11, comma 7, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 , convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116. Dopo le modifiche del Milleproroghe l'art. 11 precisa ora quanto segue:

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