impianti termici

Teleriscaldamento - adempimenti

Le sottostazioni di teleriscaldamento/teleraffrescamento sono assoggettate agli obblighi di cui al DPR74/2013 e pertanto devono essere dotate del Libretto d'impianto per la climatizzazione assieme ad altri eventuali apparecchi pre

Dichiarazione di conformità per opere parziali

L’art. 7 del D.M. 37/2008 disciplina la redazione della dichiarazione di conformità alla fine dei lavori per tutte le opere così come elencate nell’art. 1 del decreto medesimo (impianti di riscaldamento, impianti di adduzione del gas, canne fumarie, ecc).

Nello specifico l'art.7 comma 3 recita:

Dichiarazione di conformità e progetto del camino

L'art. 1 del D.M. 37/2008 definisce l'ambito di applicazione del decreto medesimo. In particolar modo la lettera c) di tale articolo riporta:

c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali;

Impianti di adduzione gas - cosa non si deve fare

La norma UNi7129 disciplina le modalità realizzative degli impianti di adduzione del gas per apparecchi domestici di potenzialità non superiore a 35kW.

Ripartizione spese condominio - millesimi di fabbisogno

Il D.Lgs. 102/2014 all'art. 9 comma 5 lettera d) ha stabilito che la norma da seguire per la suddivisione delle spese di riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria dei condomìni dotati di impianti termici centralizzati debba essere la UNi10200. La prima versione risale al 1993, aggiornata nel 2005, completamente rivista nel 2013 e di nuovo aggiornata nel 2015.

Sanzioni impianti termici - temperamento sanzionatorio

Il giorno 13 Novembre 2015 è stata approvata la D.G.P. n. 2002 recante "Disposizioni regolamentari di attuazione della legge provinciale 27 agosto 1982, n. 20 (Disposizioni per l'applicazione delle sanzioni amministrative) concernenti il temperamento del regime sanzionatorio in materia di monitoraggio e attività di controllo sugli impianti termici civili".

Tubazioni gas multistrato - precisazioni

Le tubazioni di gas in materiale multistrato metallo-plastico non possono essere installate sottotraccia nelle pareti perimetrali esterne degli edifici a meno che non vengano protette con guaina in acciaio dello spessore minimo di 2mm e diametro interno almeno 10mm superiore al diametro esterno della tubazione multistrato. Inoltre la guaina di protezione deve essere annegata in malta di cemento realizzando un massello di cemento di spessore minimo pari a 40mm. II tubo multistrato metallo-plastico non deve presentare giunzioni lungo tale tracciato.

Le presentazioni di APRIE ad Ecomondo 2015

L'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia (APRIE)  ha recentemente partecipato ad Ecomondo 2015 con due interventi (in)formativi:

Tubazioni gas multistrato

La norma UNi7129 stabilisce 3 tipologie di materiali che è possibile utilizzare per l'adduzione del gas:

Serata informativa sulle canne fumarie a Tenno

Il giorno 27 ottobre 2015 ad ore 20.30 presso il Teatro Don Bosco di Tenno (Tn), il corpo dei VVF volontari  in collaborazione con APRIE organizza una serata informativa sui seguenti argomenti:

APRIE ad ECOMONDO

Ecomondo, ll grande salone dedicato alla green economy e all´economia circolare, si terrà dal 3 al 6 novembre a Rimini Fiera. La Provincia autonoma di Trento sarà presente con le sue attività ed imprese nel Padiglione D2.

In particolare, L'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia (APRIE)  partecipa ad Ecomondo 2015 con due interventi (in)formativi:

Giunzioni impianto adduzione gas

Per realizzare un impianto di adduzione del gas di tipo domestico (quindi per impianti di potenza non maggiore di 35kW), partendo dal contatore del gas fino agli apparecchi utilizzatori (caldaia, piano cottura, scalda-acqua, forno a gas, ecc) è necessario rispettare quanto previsto dalla norma UNi7129:2008.

I materiali che è possibile utilizzare sono 3:

  • acciaio;
  • rame;
  • polietilene.

Vediamo quali sono le giunzioni ammesse per le 3 tipologie di materiali.

Classi estintori in Centrale Termica

Gli impianti di portata termica complessiva superiore a 35kW alimentati da combustibili gassosi (metano o GPL) e da combustibili liquidi (gasolio) sono disciplinati rispettivamente dal DM 12 aprile 1996 e dal DM 28 aprile 2005.

Periodicità delle manutenzioni e prova dei fumi

Anche quest'anno sono circolate informazioni non del tutto corrette riguardo la periodicità delle manutenzioni da effettuare sugli impianti termici civili. Facciamo chiarezza su questo tema molto dibattuto che a onor del vero ha visto diversi avvicendamenti, alcune retromarce e svariate richieste di interpretazioni e precisazioni a cui ha dovuto rispondere direttamente anche il Ministero per lo Sviluppo Economico.

Accensione impianti di riscaldamento

Il DPR74/2013 regolamenta i limiti di esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale, individuando il periodo di accensione e il numero massimo di ore giornaliere di funzionamento. In particolare l'art. 4 afferma:

2. L'esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale è consentito con i seguenti limiti relativi al periodo annuale e alla durata giornaliera di attivazione, articolata anche in due o più sezioni:

Canne fumarie e dichiarazione di conformità

Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze.

Dal 25 e 26 settembre: caldaie con etichetta energetica e più efficienti

Il 25 settembre entra in vigore il Regolamento Ue che ha stabilito le regole per l'etichettatura dei i sistemi di riscaldamento d'ambiente. Il giorno successivo invece entra in vigore il Regolamento sulle specifiche per la progettazione ecocompatibile.

CO (monossido di carbonio) corretto

La scheda 11.1 del Libretto d'impianto per la climatizzazione deve essere compilata in occasione della manutenzione ad un gruppo termico (caldaia) qual'ora venga effettuato il controllo di efficienza energetica (c.d. prova dei fumi).

Rendimento di combustione

La scheda 11.1 del Libretto d'impianto per la climatizzazione deve essere compilata in occasione della manutenzione ad un gruppo termico (caldaia) qual'ora venga effettuato il controllo di efficienza energetica (c.d. prova dei fumi). L'informazione più importante da inserire nella scheda riguarda la misura strumentale del rendimento di combustione dell'apparecchio e il suo confronto con il rendimento minimo di legge.

Impianti >116kW e serbatoi GPL - verifiche periodiche

Per gli impianti termici di potenza nominale maggiore di 116 kW e per i serbatoi di GPL, il D.lgs 9 aprile 2008, n. 81 - Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - al Titolo III , art. 71 comma 11 recita:

Caldaie tipo B installate in bagno

La norma UNi7129:2008 parte II paragrafo 4.2.6 afferma:

È vietata l'installazione di apparecchi di tipo B nei locali uso bagno.

Al paragrafo 3.2.9 la stessa norma definisce:

locale uso bagno: Locale nel quale sono presenti uno o più dei seguenti sanitari: vaso, bidè, doccia, vasca da bagno, sauna. Non rientrano nella definizione di locale uso bagno i locali contenenti esclusivamente lavabo, vasca lavatoio o pilozzo (per esempio locale lavanderia).

Trattamento acqua - nuove disposizioni DM 26 giugno 2015

Il DM 26 giugno 2015 ha introdotto importanti novità in merito al trattamento acqua degli impianti termici. Nella tabella allegata è stato fatto un riepilogo di quali siano le nuove imposizioni per gli impianti realizzati a partire dal 01 ottobre 2015. Fino a tale data continua a valere quanto riportato nel DPR59/2009.

Cucine economiche - impianti termici?

Nella definizione di impianto termico così come stabilito dal D.lgs.

Requisiti imprese di manutenzione

L'art. 7 comma 1 del DPR 74/2013 stabilisce che:

1. Le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione dell'impianto devono essere eseguite da ditte abilitate ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37,...omississ...

Disposizioni DM 26 giugno 2015

E' stato recentemente pubblicato il DM 26 giugno 2015, decreto attuativo del D.Lgs. 192/2005 contente le modalità di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici.

Disimpegni C.T. a gas e gasolio

Le caratteristiche di prevenzione incendi dei disimpegni delle centrali termiche alimentate a gas o a gasolio sono regolamentate rispettivamente dal D.M. 12 aprile 1996 e dal D.M. 28 aprile 2005.

Per i disimpegni  i due decreti danno sostanzialmente le medesime prescrizioni:

Caldaie tipo C o tipo B?

C'è ancora molta confusione su cosa sia una caldaia installata tipo C oppure una caldaia installata tipo B.

Dispositivi ISPESL - sostituzione componenti

I dispositivi di protezione e sicurezza ISPESL (ora INAIL) devono rispondere alla direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione (denominata anche PED). Sono quindi componenti classificati e provvisti di marchio CE. Inoltre possiedono un certificato del fabbricante che riporta le caratteristiche tecniche desunte dalle prove eseguite in sede di certificazione. Ogni esemplare a cui si riferisce il certificato del fabbricante, prodotto nel periodo di validità della certificazione PED, risulta certificato a tempo indefinito ed è privo quindi di scadenza.

Norma UNi9182 - ricircolo acqua calda sanitaria

La norma UNi9182:2014 specifica i criteri tecnici ed i parametri da considerare per il dimensionamento delle reti di distribuzione dell'acqua destinata al consumo umano, i criteri di dimensionamento per gli impianti di produzione, distribuzione e ricircolo dell'acqua calda, i criteri da adottare per la messa in esercizio degli impianti e gli impieghi dell'acqua non potabile e le limitazioni per il suo impiego.

Per quanto riguarda il ricircolo la norma stabilisce quanto segue:

Libretto d'impianto per la climatizzazione - scheda 2 trattamento acqua

La scheda 2 del Libretto d'impianto per la climatizzazione, riservata al trattamento acqua, deve essere sempre compilata, indipendentemente dalla presenza o meno dell'impianto di trattamento dell'acqua di riscaldamento o dell'acqua calda sanitaria.

Per il calcolo del volume d'acqua contenuto nell'impianto, in assenza di dati certi, il calcolo può essere approssimato come di seguito esposto:

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